giovedì 19 giugno 2008

LA BUONA POLITICA per il PAESE contro gli interessi ristretti

Alle elezioni del 1997, il programma de I DEMOCRATICI, raccolse il consenso per 4 dei 5 consiglieri di minoranza. Ma ………

Alla prima riunione di CONSIGLIO, tre Consiglieri dichiararono di costituire il gruppo di F.I.. Mi avevano proposto di restare con me se fossi diventato capogruppo di F.I.. Sono rimasto , solo, a difendere il simbolo di “QUADRARE il CERCHIO”, a difendere il programma de I DEMOCRATICI, a difendere l’esigenza di buona politica per il PAESE.

Il nostro Circolo “Democrazia Partecipata” restò aperto a tutti e si sperò che ci fosse il rispetto, al di là dei nomi, del programma sottoscritto, in sede istituzionale.

Non ci fu. Il comportamento dei tre consiglieri apparve incline ad accordi non sempre chiari con parte della maggioranza. L’Ammodernamento della politica, le IDEE restarono nostro esclusivo patrimonio. Sui RIFIUTI, sui LL.PP., sul PUC, sul BILANCIO, sul PERSONALE le nostre proposte non ebbero attenzione dalla maggioranza.

Cercammo di potenziare la nostra INFORMAZIONE. Crediamo nella democrazia di Cittadini che siano sovrani, non sudditi e per essere sovrani bisogna conoscere.

Organizzammo convegni con personalità nazionali. La legge sugli Enti Locali non garantisce il ruolo delle minoranze. Il numero finisce per annullare il gusto del confronto, della ricerca. Il CONSIGLIO non è valorizzato.

I contenuti politici finiscono per perdere la valenza erga omnes e per diventare difesa di interessi particolari. Secondo il disciplinare d’incarico, il “99 avrebbe dovuto essere il momento dell’approvazione del PUC. Ma il PUC si era eclissato.

Si sentivano voci, voci di aggiustamenti, di lotta per gli accaparramenti ……… Ci furono palesi illegittimità. I DEMOCRATICI le avevano segnalate ripetutamente alle istituzioni (Comune – Provincia – Regione) prima che avvocati e TAR valutassero e decidessero in conformità a quanto da noi segnalato.

I DEMOCRATICI, forti della loro convinzione, si trovarono costretti a sostenere finanziariamente il 1° ricorso al TAR, altrimenti sarebbe finito tutto con una illegittimità devastante.

Ormai è dimostrato che c’è chi ottiene CONSENSO sulle IDEE e c’è chi si procura consenso sui vantaggi personali.

BISOGNA riuscire a capire chi sono i RIFORMATORI e chi i CONSERVATORI.

La legge sugli Enti locali nel 2000 fu modificata. La sostanza dei nostri rilievi non ebbe soddisfazione e lo STATUTO comunale non fu adeguato alle esigenze né della nuova legge né della buona POLITICA. Deve ancora essere adeguato. Per noi, la maggioranza, la minoranza, la Giunta ed il Consiglio sono strumenti complementari per una politica trasparente per tutti.

Bisogna lavorare perché il CONSIGLIO si riappropri di tutte le sue competenze.

Prima di decidere bisogna conoscere.

19 giugno 2008 Ulisse

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