mercoledì 30 aprile 2014

La nostra Riforma



INFORMAZIONI


Il Movimento i Democratici , nato nel 1993 ad Ortonovo (SP), si era dotato di uno strumento informativo definito Lettera aperta a ..… “IL FOGLIETTO”.
Dal 2007 ha istituito un blog, versione web del materiale cartaceo distribuito.
Il blog era stato chiamato “ortonovodemocratici.blogspot.com” .



Cammin facendo gli interessi, prevalentemente locali, si sono allargati a tematiche di valenza sovracomunale e di carattere politico e culturale generali.



Per questi Motivi il movimento decide di aggiornare, dal 1° MAGGIO 2014, la propria ragione sociale in



“Circolo Democrazia Partecipata”
           DemocraticiLAICI

Quadrare il cerchio


Contestualmente sarà anche attivato il nuovo blog



che sostituisce il precedente.



Continua la stretta collaborazione con l’Ass.Diritti e Doveri” registrata nel 1999 e tesa a diffondere ed approfondire i principi fondamentali della Costituzione Repubblicana, dei Diritti Universali dell’Uomo (ONU) … nelle Scuole e negli Istituti della zona Apuo-Lunense.

L’organo d’informazione cartacea resterà

Lettera aperta a …..IL FOGLIETTO”.





30 aprile 2014

Il portavoce  

Mario Battiglia

(Ulisse)


25 APRILE ORFANO DELLA CULTURA LAICA

Circolo “Democrazia Partecipata”

I DemocraticiLAICI



Lettera inviata a :  Dott. Alberto ORIOLI - Dott. Stefano FOLLI - Prof. Pierfranco PELLIZZETTI
e p.c. Pressidente Carlo Azelio Ciampi - proff. Mario di Napoli (AMI) - on. Valerio Zanone (Liberali) - Luisa Babini - Elio Notarbartolo - Giuseppe Montalti - Severino Borbandelli - Ettore Saletti - avv. Deborah Cianfanelli (Radicali) - Barbara SPINELLI ...



25 APRILE ORFANO DELLA CULTURA LAICA

Si continua a mentire, a sacrificare IDEE, Uomini di valore eccezionale, forma e sostanza della Costituzione… La cultura ideologica sovrasta la cultura sperimentale. Nonostante l’atomizzazione del pensiero corrente siamo immersi nella cultura del pensiero unico. Il principio di autorità sovrasta ancora ogni risultato provato ed i media,territoriali e nazionali, non aiutano la politica sperimentale. Si è sprecata fin troppa violenza nei confronti di chi dev’essere screditato.

Vent’anni fa è stato bloccato un processo che, con le potenzialità dello sviluppo tecnologico, avrebbe potuto liberare dai tabù degli ideologismi contrapposti. Non si sono volute verificare le sperimentazioni in corso ed i Vertici LAICI hanno finito per essere “risucchiati in una logica di centralismo democratico (da una parte) o di aziendalismo sregolato (dall’altra). Tanto patrimonio accumulato da … liberali, repubblicani, radicali, liberal socialisti … non ha trovato, almeno, un AREOPAGO comune, per tutelare i risultati culturali già raggiunti. Gli interessi ristretti hanno sovrastato quelli generali e chi continua ancora oggi, a perseguire interessi comuni non riesce a trovare sostegno per impedire che il processo degenerativo in corso non trovi il tempo, il modo … di svuotare ancora merito, serietà, competenza, impegno … prodotti nell’interesse dell’intero Paese. Non si riesce, ancora oggi, ad ammettere che la “legge sui Sindaci” abbia innescato un processo che ha portato al recupero di un principio di autorità, dove di autorità autorevoli se ne riscontrano in modo non adeguato. Il Circolo “Democrazia Partecipata”, nato in quegl’anni, anche per richiamare i pericoli di quella legge, ha continuato ad essere delegittimato , prima “in casa” e poi dagli avversari. Non era legittimo esistere! Rappresentava un’IDEA in controtendenza. Conosceva bene, per esperienza, i nei della democrazia centralizzata, burocratizzata. Ora siamo al “rischio” per la democrazia, e non è facile trovare un solo capro espiatorio. Non sono ancora riusciti ad indicarci direttamente come i responsabili della situazione degenerata nonostante le continue “disattenzioni” messe in moto. Si continua a fingere, a mentire, con sempre maggior fatica. Sono in costante difficoltà! È pericoloso rischiare di deludere ancora una volta il Paese e noi lo ripetiamo perché le cose ripetute con volontà costruttrice, possono giovare. Il circolo “Democrazia Partecipata” ha avanzato un ESPOSTO alla massima magistratura dello STATO dopo aver esperito tutti gli altri passaggi. Si continua col SILENZIO di tutte le autorità nei confronti di una realtà che, in tutti i modi, si è tentato di fa apparire “non credibile” perché diversa, perché minoritaria. Non possiamo finché vige l’attuale Costituzione accettare pacificamente la cultura del PENSIERO UNICO. Si è evitato il confronto, si continua a delegittimare chi ha avuto ed ha come unico obiettivo la crescita ordinata dell’intero PAESE. I media locali nella scelta fra AUTORITA’ ed OPINIONE PUBBLICA hanno privilegiato il primo corno del dilemma ed ora il governo dell’opinione pubblica è diventato un bel problema.
I MEDIA NAZIONALI non sanno o non vogliono vedere i danni prodotti da un Potere senza controllo, impunito, che non accetta cultura critica, che non ammette errori, che non riconosce la cultura sperimentale.
Si continua a tutelare il principio d’autorità non autorevole. Oggi, 25 APRILE, quale LIBERAZIONE dobbiamo celebrare? Noi non ci sentiamo più liberi! Il circolo “Democrazia Partecipata” ricorda soprattutto quella di 500 anni fa, delle liberazioni, operata da Galileo GALILEO. Amici ed avversari fanno a meno di noi, non ci vogliono vedere. Eppure ci siamo! Abbiamo una lunga STORIA, un BLOG … e diciamo “Liberiamo di nuovo L’ITALIA. Rilanciamo L’EUROPA”. Prima di entrare nella cultura del vuoto ci attendiamo un cenno. Il Pensiero Unico ha fatto perdere la buona abitudine di rispondere che risulta basilare in uno Stato di Diritto.

Cordiali saluti.

martedì 15 aprile 2014

OSSERVAZIONI alla VARIANTE del PIANO URBANISTICO COMUNALE discussa, deliberata ai sensi dell’art. 44 (legge regionale n° 36/97) il 27 gennaio 2014 e dal Consiglio Comunale di ORTONOVO


La variante cartografica e normativa ha comportato una discussione che ha spaziato dalle origini del vigente strumento di governo del territorio, alle esigenze future che sembrano attenere alla comunità ortonovese. Riesce difficile, a questo punto, per i LAICI, quelli che continuano a coltivare il senso del DOVERE verso la Comunità … non contribuire alla ricerca del meglio. Esiste una pesante e diffusa sfiducia verso i politici di qualsiasi orientamento ma, politici e popolo, crediamo necessitino di corretta e completa informazione per decidere al meglio. È sempre stata e resta una nostra ferma convinzione. È vero che i comportamenti di persone e di gruppi dimostratisi autoreferenti consiglierebbero di lasciarli ai loro interessi in pasto ad un Popolo “pagatore” ma che bisogna riconoscere poco abbia tenuto alla propria formazione e ad un impegno sociale. Se, però, non si continua fino alle più difficile possibilità a cercare di informare il Popolo della reale situazione, dello stato delle cose come ci si può attendere il passaggio dall’attuale indignazione alla ricostruzione? Questo pensano e hanno sempre pensato i LAICI.
RICERCATORI d’obbiettività storica e di cure adeguate per un futuro meno drammatico, consideriamo i ragionamenti degli amministratori di maggioranza e minoranza, passibili di diventare veri o falsi, produttori di bene o di male a seconda se congruenti con quelli che sono stati. Abbiamo valutato il tutto in relazione alla serietà del momento. Col provvedimento assunto ci sembra che si tenti di recuperare dei meriti che non si sono avuti nel passato e si vogliano attribuire colpe a chi non le ha prodotte. Il nocciolo della questione ci sembra proprio questo. L’obbiettivo di questo provvedimento assieme ad una esigenza anche di concreta operatività, finisce per tentare di giustificare i ruoli che si coprono senza però la concreta possibilità di risolvere problemi che esistono, da noi evidenziati per anni, nel Paese.
Il Paese appare chiaramente in progressivo declino, non governato, sfiduciato, indignato, disorientato. Riferendosi alle passate vicende del PUC si è detto: “In allora, la minoranza faceva ricorsi legali”. È evidente il significato negativo dell’espressione. Oggi ? “allora si diceva che la minoranza bloccava l’attività edilizia. Oggi?”. Oggi si blocca l’attività edilizia quando altri appaiono i rimedi prioritari. Sono alcuni aspetti del confronto che non si è mai accettato da 20 anni, ad Ortonovo, in sede istituzionale. Si è sempre preferito rinviare, bloccare, impedire, le chiarificazioni richieste. Si è bloccato ogni reale tentativo di razionalizzare. Si è dovuto arrivare a presentare ESPOSTI al Presidente della Repubblica e ad altre Autorità sottoscritti da quasi 600 cittadini e nessuno ne ha voluto parlare. NON SAREBBE ORA DI CAMBIARE SUL SERIO E RIPARTIRE CON ANIMO PIU’ DISPONIBILE! Basta con i sotterfugi, basta con le MENZOGNE! Ma, tanto per stare al PUC … dal 17 settembre 2008 il comune di Ortonovo è dotato di strumento urbanistico generale, approvato dopo 13 anni con provvedimento Commissariale e perché si dice che la minoranza, allora, faceva ricorsi legali? Da quella data il Comune ha operato, sulla base di uno strumento che, nel 2012, il Consiglio di Stato ha ritenuto legittimo. Ma che cosa il Consiglio di Stato ha ritenuto legittimo? Ha ritenuto legittimo il PUC approvato dal Commissario ad acta. E quello che era stato approvato dai consiglieri incompatibili? Ci sono stati sentenze del TAR che dichiaravano l’illegittimità dei provvedimenti. Ci sono sentenze passate ingiudicato. Quelle minoranze avevano rifiutato i confronti prima di andare dai giudici? Oppure la maggioranza, poco incline a confronti esaustivi, invitava ad andare dai giudici? E le spese legali e gli avocati, alle minoranze, chi li pagava? Non è forse vero che chi perseguiva la verità, la giustizia, nell’adempimento della propria funzione … ha subito il ruolo del perseguitato politico? E non è forse vero che ancora adesso deve sopportare le conseguenze del perseguitato politico? E non è mica solo uno che vuol fare la vittima! Oggi si dice che il PUC presenta possibilità edificatoria in eccesso e si è provveduto, senza approfondite ed adeguate valutazioni, a ridurla ma non è quello che dicevano le minoranze con passione e fervore? Oggi, si parla del regime delle incompatibilità ma non è quello che dicevano certe minoranze che avevano cercato di incontrare anche la REGIONE per stimolarla alla difesa della propria legge? Tutto questo gioco delle parti non è descritto negli esposti delle minoranze? E perché non se ne è sollecitato l’esame? Tutti partiti, cittadini avrebbero interesse a chiarire situazioni che si sono incancrenite e perché c’è sempre chi impedisce e non favorisce il chiarimento? C’è poi tutto il particolare percorso delle PROCURE … Tutta una situazione fonte di tensioni e, come al solito, non definita. Cambi di proprietà di terreni destinati a diventare base per installazioni telefoniche ad Ortonovo paese, nelle Prade … contratti di affitto … delibere senza numero legale … che cosa avrebbe dovuto fare una minoranza … tacere ? Terreni di parenti ed affini che hanno avuto edificabilità, nel PUC, con presenza di “incompatibili”, sono stati rimessi in pristino? … Tutto ciò premesso che cosa vogliamo dire allora? … che quello che dice oggi il Consiglio Comunale non vada considerato? NO! Diciamo che si tende a confondere i problemi e che si danno medicine per malattie non corrispondenti. Se si pensa di ridurre la possibilità edificatoria per la permeabilità del terreno e per l’inclinazione al peggioramento climatico … sembrerebbe più opportuno pensare a monte ai problemi dell’impermeabilità e del non governo delle acque piovane. Sarebbe opportuno riflettere con più ponderatezza al perché, da anni, e sempre più si verificano danni per frane, allagamenti, non adeguata rete per le acque chiare, sponde dei torrenti e dei canali … e che dire del rifiuto da parte del comune, di contributi da parte della Provincia per realizzare raccolte di acqua piovana e marciapiede relativi a opere pubbliche non completate da parte del Comune? E che dire di allarmate segnalazioni di Cittadini che paventavano la chiusura della “luce” di ponti ostruiti da tubature varie? Ci sono già state 3 relazioni geologiche che costano e che evidenziano la trasformazione di percorsi pedonali e carrabili in canali. Ci sono stati interventi pubblici faraonici a fronte di evidenti cause di danni non rimosse. La ricognizione e la catalogazione di percorsi pedonali, carrabili senza governo delle acque se la richiedono ancora una volta i LAICI diventa vetero dietrologia? No! Noi diciamo che è storia di una politica preveggente e non ascoltata che dovrebbe essere intrapresa. Vogliamo dire con questo che non si devono confondere i problemi e riteniamo che sia superata la cultura ideologica che ha governato fin ora il nostro Paese. Si ritiene che la possibilità edificatoria sia superiore alle reali esigenze della collettività ed ad un carico insediativi sostenibile. Si deve ammettere di aver “venduto” di più di quello che sarebbe stato opportuno. Ma chi ha venduto? Chi ha comprato? Chi ha pagato? Chi ha preso? È stato un mercato troppo evasivo, troppo sotterraneo, poco trasparente, poco riflessivo, poco equo.
La minoranza si è battuta, ognuno per la sua parte, e non è che tante ragioni non fossero capite anche da esponenti della maggioranza. Si è cercato di dotare Ortonovo di un’edificabilità meno invasiva, più equilibrata e ci fu chi ripetutamente cercò di riportare le 3   i   che vogliono dire Inadeguatezza, Illegittimità, Iniquità, del PIANO a valori più accettabili. Certo, per la maggioranza, quella minoranza era meno collaborativa con gli intenti di chi stava governando. Era, parlo per i LAICI collaborativa con gli interessi dell’intero Paese. E oggi perché si tenta di collocare quella minoranza in una luce negativa di opposizione al bene? E perché si accetta di essere collocati nel ruolo della minoranza collaborativa con una maggioranza così pervicacemente mendace? NON E’ LEALE!
Sentiamo ancora forte il dovere di prevenire la violenza la reazione contro l’abuso di democrazia che si è esercitato quando invece dovrebbe essere confronto di IDEE e non solo burocratica gestione di numeri e di convenienze. Riteniamo che la discussione consigliare abbia la possibilità di essere integrata con valutazioni più rappresentative della volontà, della conoscenza, dell’intero contesto politico-sociale che un sistema elettorale di sicuro non adeguato ha voluto sacrificare. Bisogna ridare fiducia nelle istituzioni e la Pubblica Amministrazione, dal vertice alla base, deve dare soddisfazione agli esposti che sono stati avanzati. A tal proposito, prima di arrivare a definizione di pratiche così incomplete, CHIEDIAMO di rispondere a esigenze di rappresentanza e di predisporre :

-        CONSIGLI COMUNALI aperti alla partecipazione attiva dei cittadini.
-        La possibilità d’ interventi di rappresentanze definite.
-        Interventi registrati.
-        Interventi pubblicizzati sui media.
-        Rispetto della forma e della sostanza della Costituzione repubblicana e democratica.



È un momento molto difficile, impegnativo, e siamo certi che se ne vorrà tenere conto.

Con i più sentiti saluti

Ortonovo  12 aprile 2014                                                                              

il portavoce
Mario Battiglia

sabato 5 aprile 2014

Informazioni dietetiche ed economiche



Dobbiamo ripetere: IL RE E’ NUDO!


Dobbiamo ripetere: IL RE E’ NUDO!

Lo aveva detto un “ragazzotto” ed era vero. Un Popolo che era stato imbrogliato per tante volte, aprì gli occhi, le orecchie e capì. Venne il CAMBIAMENTO. Oggi siamo in una situazione disperata, frutto d’imbrogli continuati. Si sente l’esigenza del CAMBIAMENTO. Non funziona più nulla! Ma il rischio è che l’azione di riforma poggi su premesse non ben analizzate, non ben ponderate e che non dimostrino adeguata efficacia. Sulla base di una valutazione sui risultati amministrativi e politici territoriali e della “legge sui sindaci” si è ritenuto di guardare alle riforme nazionali con l’obbiettivo della “stabilità” della “governabilità”, assicurata dai sindaci fin’ora.

Si ritiene superata la democrazia o si vuole mantenere questa democrazia sottotono?

I passi delle riforme sembrano scegliere la prima ipotesi. Si continua a produrre riforme formali. Senza una ripresa di fiducia da parte del Popolo, senza consenso convinto, senza coinvolgimento del Popolo, senza verità ed analisi obbiettive si rischia di andare a sbattere per l’ennesima volta e quando un Popolo sdegnato si era già allontanato, era già ritornato a protestare, oggi che cosa potrebbe decidere? In tutte le fasi ci si è esercitati a togliere strumenti di controllo al Popolo che ha visto crescere una classe politica sempre più impunita. Si sono trattati “i critici” in modo intollerante, si è favorita la disinformazione … ora, sembra che si continui sulla base della confusione, della complicazione, per raggiungere obbiettivi secondari di fronte all’esigenza urgente e prioritaria di dare ruolo ai cittadini. In assenza di questa comprensione sembra destinato ad andare in crisi il ruolo della “rappresentanza. Rifiutando in continuazione richieste di confronto si è voluto dar credito a “professoroni” ed organi di stampa nazionali hanno preparato vestiti per un potere sempre più concentrato ed improduttivo. Il metodo scientifico proprio non riesce ad attecchire! L’esperienza non serve a nulla. La legge sui sindaci ha già esautorato la partecipazione e il vertice non si apre al territorio. STABITILITA’ e GOVERNABILITA’ …… LA PROGNOSI? Ma no! Occorrono strumenti di controllo da mettere in mano al Popolo. Occorre non mentire! Occorre una classe dirigente illuminata e responsabile davanti ad un popolo partecipe e dotato di strumenti di controllo. E’ LUI che paga le tasse, è LUI che fornisce le risorse per il buon governo e qui ed ora siamo ancora costretti ad assistere ad acrobazie, le più insensate, le più antiestetiche e deprimenti.

Vogliamo riscoprire la funzione del Popolo? Questo dovrebbe essere l’obbiettivo di una nuova assemblea costituente.

A forza di valorizzare “podesta’” che già conosciamo si sta perdendo il lume della ragione quando metodicamente si tende a nascondere la verità. Ci sono esempi, rari, ma ci sono … che chiedono di essere ascoltati, di essere valutati, che hanno avuto come unici obbiettivi, da sempre, la collegialità, la trasparenza, la legalità, l’informazione precisa sulla scia dei loro nonni, dei loro padri e che sono stati progressivamente delegittimati. La cultura delle pari opportunità, per TUTTI, non per ALCUNI è dimostrato che produca il massimo risultato per il Popolo intero e per la vera democrazia. I danni prodotti da questa classe dirigente non possono esser recuperati da questa classe dirigente.
Il lavoro che si sta svolgendo sulle PROVINCIE, sul SENATO … non sembra tener conto di queste esigenze urgenti e prioritarie. La gravità della situazione suggerisce che si deve e si può recuperare al massimo il ruolo di chi è stato sacrificato, in primis il ruolo del POPOLO SOVRANO.