sabato 27 ottobre 2007

Lettera aperta ai Cittadini, ai Dirigenti del nuovo Partito, alle ISTITUZIONI
Il Foglietto
ORGANO DI INFORMAZIONE de I DEMOCRATICI

Sul PUC …… da DEMOCRATICI a DEMOCRATICI

I Giudici del TAR, ancora una volta, hanno detto che il PUC di Ortonovo non è valido. E’ una bella doccia fredda! Ed ancora una volta c’è chi cerca di portare fuori strada e di screditare chi, ancora una volta, ha avuto ragione.
Il problema nodale, ad Ortonovo è che non si è ancora entrati nella logica di impostare il lavoro su base democratica nella chiarezza e nella legalità. Ed i Giudici, stante la situazione, faticano a sanzionare, in modo tempestivo e chiaro… reati, illegittimità, nella forma e nella sostanza.
Qualcosa, da tempo s’è mossa! La tradizionale “competenza” delle Avvocature spesso riesce a far apparire inesistente quello che è sotto gli occhi di tutti. E’ un gioco pericoloso. A nessuno dovrebbe convenire di tirare troppo la corda. Il processo di formazione del PUC l’abbiamo seguito passo per passo, dall’inizio ed i Cittadini conoscono le nostre valutazioni. Qualcuno le sta conservando gelosamente.
Al di là delle sentenze espresse possiamo dire che non esistono nostre valutazioni infondate. Oggi, per la seconda volta, il TAR dice che il PUC non è a posto. Di sicuro la maggioranza avrà qualche problema. Prenderà le decisioni più appropriate o tenterà ancora di denigrare l’avversario e dire che tutto va bene? Sono già state avanzate ipotesi di soluzioni rapide, come nel passato. Quante volte è già accaduto? Noi comunque, non ci sentiremmo così sicuri su soluzioni facili! L’auspicio che esprimiamo è che si imbocchi, finalmente, la via della POLITICA, come confronto di idee, lasciando alla gente di decidere.
D’altra parte, erano sicuri che il numero legale fosse stato rispettato. Non è stato vero!
Erano sicuri che il problema delle incompatibilità fosse inesistente. La consulenza del Segretario non è stata difesa neanche dal Segretario.
La sentenza di oggi dice che esistono incompatibilità e, nella rete delle incompatibilità sono restati i meno appariscenti. Ma altri incompatibili, per le stesse motivazioni, avevano votato altre delibere. Sono valide? E perché non si sono costituiti? Avevano detto che avrebbero ricorso al Consiglio di Stato e perché non l’hanno fatto? Certo che la regia ne ha preso di “granchi”! Questo PIANO poi, ha già bisogno di numerose varianti. Quante? E sono tutte? Gli obiettivi del PIANO non erano quelli del minor utilizzo possibile del territorio, della riqualificazione, di tutto l’esistente, della miglior qualità della vita per tutti…?
All’inizio erano state sollecitate tutte le esigenze proprio per andar loro incontro. Quanti Cittadini si sono sentiti traditi? Quanti possono essere sicuri del salto di qualità, in presenza di iniquità appariscenti e di pluricarenze?
Ad Ortonovo, c’è un problema politico bruciante. Sono venuti al pettine una serie di nodi che non si possono risolvere con i giochi di parole. Tutti i confronti che saranno richiesti devono essere esauditi. Solo così si potrà costruire un Partito Democratico, a servizio del PAESE.

Ortonovo 25 Ottobre 2007

Il Capogruppo dei I DEMOCRATICI



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martedì 9 ottobre 2007

Enrico Letta

Lettera aperta agli amici del Circolo “Democrazia Partecipata” I DEMOCRATICI
La Spezia – Val di Magra
Il Foglietto
Organo di INFORMAZIONE de I DEMOCRATICI

Perché SI’, ad ENRICO LETTA
Sono crollate le ideologie. E’ imminente la nascita del Partito Democratico. Poteva essere concepito meglio? Ne sono convinto! L’individualismo esasperato della Società Civile ha favorito la possibilità degli apparati di tutelarsi al meglio. Si è messo in moto, però, nella Società Civile, un processo che è destinato a produrre profonda dialettica e risveglio della passione politica. Penso che l’allevamento del PD potrà essere migliore. Abbiamo lavorato per questo momento da anni. Non possiamo dirci soddisfatti ma bisogna andare avanti. Ci sentiamo, intellettualmente forti, puntuali con la STORIA. C’è bisogno di Equilibrio di POTERI , perché questo è la democrazia. Zona per zona, invece, tutto il potere si è ristretto in poche mani. In questa operazione, appare evidente che i promotori del PD avrebbero potuto coinvolgere, fin dall’inizio più energie, soprattutto quelle che hanno sempre dimostrato uno spirito pionieristico. Ma i poteri locali sono troppo assorbiti da interessi ristretti e appaiono succubi dei poteri centrali. Un accordo nazionale pensano che possa soddisfare le varie esigenze e situazioni locali?. Non è così! Come può, per esempio, l’M.R.E pensare di essere rappresentativo delle varie situazioni che fanno riferimento all’area LAICA? E può il DS rappresentare tutta l’area LAICA? Non ci siamo! Il nostro Movimento, è nato dodici anni fa, con esplicito riferimento alla necessità della partecipazione e così ha operato per dodici anni con soddisfazione della società civile. Solo ora, a livello nazionale ci si accorge che la partecipazione concreta era una necessità per affiancare poteri non adeguati ed in più autoreferenti. A livello locale forse non ce se ne accorgeva neanche. Si è voluto procedere, per anni, senza controlli, senza PARTECIPAZIONE ed in una lotta fratricida dimenticando gli interessi del Paese. I “resistenti” dell’area laica, liberal-socialista hanno mantenuto vivo come metodo e come obiettivi il perseguimento dei valori della DEMOCRAZIA. Libertà, pari opportunità, rigore, merito, laicità dello STATO e l’hanno fatto in modo concreto nelle singole azioni.
Non comprendiamo, a livello spezzino, perché chi dice di voler fondare un PD, abbia preferito non vedere nulla di tutto questo. Possiamo noi attardarci su sentimenti di rivalsa o di ripulsa? Non rientra nella nostra cultura ne nei nostri sentimenti personali. In ogni circostanza pensiamo che non sia mai troppo tardi e che si debba sempre quello che si può. Non siamo stati coinvolti. Eppure siamo disponibili a dare una mano per quello che si può. Daremo una mano, da persone che osservano, che riflettono, a chi fa capo ad ENRICO LETTA. Ci sentiamo interpreti autentici di una nobile cultura democratica che scende da MAZZINI, EINAUDI, DE GASPERI, LA MALFA, SARAGAT, SPADOLINI, VISENTINI….. In questa inadeguata competizione elettorale vediamo cinque candidati, di sicuro tutte persone per bene. Non sappiamo quanto in ognuno sia libera l’esigenza di rispondere ad un paese affamato di equità e di serietà. Chi scegliere? La nostra pratica politica, vissuta al servizio dei cittadini ci fa propendere per una scelta personale che ha lo scopo solo di attivare gli amici. Ripeto: Sì ad ENRICO LETTA! Ma è chiaro che ognuno sia libero di fare tutte le valutazioni le più varie. Quali sono stati gli “imponderabili” che hanno fatto pendere il piatto della mia personale bilancia?
Ha reagito ai gruppi dirigenti rompendo la candidatura unica. E’ giovane. Non straparla. Maneggia i numeri con precisione. Ha dimostrato coerenza fra quello che dice e quello che fa. Oggi è così. Domani si vedrà! I nostri amici, sparsi per la provincia Della Spezia, valuteranno e decideranno. Siamo gente che si riferisce alla libertà di PENSIERO ed alla necessità dell’AZIONE. Pensiamo che la Democrazia sia soprattutto confronto di IDEE, in piena LIBERTA’ ma senza trascurare il dovere della FRATELLANZA. La libertà deve agire nell’interesse del Paese,.altrimenti diventa arbitrio. Oggi è il momento di pensare e di fare!
8 ottobre 2007 http://ortonovo democratici. Blogspot.com Ulisse

sintesi del terzo incontro

Associazione Diritti e Doveri Circolo “Democrazia Partecipata”
I Democratici

INCONTRO DEL 6 OTTOBRE u.s.( terzo incontro) su :SCUOLA e DEMOCRAZIA – quale ruolo delle istituzioni?

La società esprime un grande bisogno di valori, di tolleranza, di saperi : la scuola, con la famiglia condividono certamente delle responsabilità nella formazione della comunità futura.


SINTESI DEGLI INTERVENTI:

Paola Sisti, assessore provinciale alla cultura, formazione ed università : introduce la problematica sottolineando il suo impegno, al femminile, per affrontare nel modo più partecipato possibile il suo mandato.Ribadisce la necessità di ottimizzare le risorse disponibili in interventi non frammentati ,e frutto di una programmazione allargata al territorio nel suo complesso. Rifiuta la logica della stereotipo che spesso viene praticata dal qualunquismo e che riduce le problematiche ad attribuzioni di responsabilità diffusa, facendo di ogni erba un fascio….Ritiene la politica del confronto, del chiarimento, della partecipazione quella più idonea a cogliere le attuali esigenze per tradurle in risposte concrete.
Nicoletta Boggia, insegnante di scuola media : interviene sottolineando che il governo ed i media, nel tempo, non hanno valorizzato la figura dell’insegnante, declassando così l’immagine della “istituzione scuola”.
Sottolinea che si prospettano e si richiedono tante cose e poi mancano i fondi e si lascia il tutto alla buona volontà dell’insegnante …
Giovanna Minucciani, insegnante di suola elementare: ribadisce che se lo Stato vuole che la società cresca, deve potenziare e rendere efficiente la scuola
Al di là di tutte le possibili considerazioni, precisa che non si dovrebbe perdere di vista questa esigenza prioritaria.
Angelo Corsi,cittadino : apprezza l’iniziativa per gli argomenti che tratta, ma sottolinea che purtoppo non esiste la necessaria rilevanza da parte dei media, che inibisscono le opportunità d’incontro. In questa logica esprime proccupazione per la situazione più generale, che toglie valore alla democrazia.
Sig Cozzani, cittadino : attribuisce grande responsabilità al corpo insegnante nella formazione dei ragazzi. Precisa che l’insegannte dovrebbe essere più consapevole della propria funzione a servizio di una società che con fatica ed immensi sacrifici si è conquistata la libertà.
Laura Salvini, insegnante di scula media : sottolinea come sia importante poter integrare le normali attività scolastiche con forme diverse di insegnamento, ed in questo cita il teatro come attività importante per far aumentare l’autostima nei ragazzi,attività che attualmente, peraltro, risulta realizzabile solo con la buona volontà degli insegnanti che ci credono e dei genitori che ne comprendono il valore.
M.Luisa Corsini,funzionario pubblico : sottolinea che sarebbe importante affrontare i problemi in una visione di sistema e pertanto, in questo caso, il sistema “cultura” dovrebbe trovare nuove forme di relazione tra i diversi sottosistemi e definire chiaramente le proprie interazioni.
Presupposto di ogni relazione è il reciproco rispetto, di ruolo, di appartenenza, di opinione….La distanza tra la società e le istiutzioni deve essere colmata nella reciproca consapevolezza che “ ogni denuncia” di disfunzione o di disservizio, deve rappresentare un momento di avvicinamento e non di distruzione o di delegittimazione.
Riflette sul fatto che è compito dello Stato garantire l’educazione a tutti…. Ed aggiunge , nelle forme e nei modi che quella società si aspetta…..Per questo è necesario che ci sia una maggiore interazione tra i sottosistemi ( famiglia, scuola, lavoro…).

Era presente il consigliere Mario Orlandi.

Ortonovo, 8 ottobre 2007

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Settembre ed ottobre insieme:quarto incontro

Associazione Circolo ”Democrazia Partecipata”
DIRITTI e DOVERI I DEMOCRATICI




SETTEMBRE e OTTOBRE
INSIEME


Sempre più la società civile si è rifugiata nel privato, accentuando la natura individualistica della Comunità. La classe politica indisturbata, si è allargata a “macchia d’olio” formando una casta autoreferente e parolaia. Non si vedono risultati in un Paese che si sta impoverendo, in tutti i sensi. Anche l’alternanza, oggi, ha perduto molto del suo significato. Appare promettente il recente risveglio, attivato dai vari dissensi, istituzionali e sociali. Qualcosa si muove!!!
Ne parleremo durante il nostro 4° incontro sul tema:
GIUSTIZIA, CONTROLLI… e DEMOCRAZIA


SABATO 13 OTTOBRE
ALLE ORE 13,30
C/O il RESIDENCE
PORTO LUNAE
Di
LUNI MARE con

ELIANA BACHINI dirigente scolastico
FRANCO GARBATI segretario confederale UIL Massa Carrara
MARCO GRONDACCI ricercatore in Diritto Ambientale
della Fond. Toscana Sostenibile

Stiamo continuando sul nostro metodo di analisi ed informazione dei
Cittadini. Sentiamo che il discorso può crescere.

Seguirà un aperitivo.

Ortonovo 8 Ottobre 2007
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mercoledì 3 ottobre 2007

sintesi del secondo evento

Associazione Diritti e Doveri Circolo “Democrazia Partecipata”
I Democratici



INCONTRO DEL 29 SETTEMBRE u.s. su : FISCO e DEMOCRAZIA –Valorizziamo il lavoro?


La globalizzazione rimette in discussione tutti i sistemi : il lavoro appare sempre più precario


SINTESI DEGLI INTERVENTI:


Fabrizio Dazzi : introduce la problematica sottolineando la necessità , evidenziata dal Segretario Nazionale Angeletti, di ridurre le tasse sul lavoro ed aumentarle sulle rendite finanziarie. …” Un paese nel quale il lavoro è tassato tre volte di più delle rendite, è un paese che ha un serio problema…”. Il sindacato dei cittadini più deboli, deve trovare le forme ed i modi per reagire ad una situazione che rischia di diventare regressiva.



Dino Boggia : interviene sottolineando che il governo di centro-sinistra dimostra, nella situazione contingente, di essere pronto a recepire istanze di rinnovamento che vengono avanti dal suo interno ma poi le richieste o proposte faticano a concretizzarsi. Cita le proposte di Di Pietro che però vengono by passate dall’”urlo” di Beppe Grippo.

Luciano Danieli : fa emergere la necessità di eliminare il debito pubblico.
Al di là di tutti gli aggiustamenti necessari precisa che non si dovrebbe perdere di vista questa esigenza prioritaria.

Luisa Casella : sottolinea la riduzione di liquidità ed il compito sempre più difficile del sindacato.

Giuliano Moruzzi : la situazione complessiva, sotto il profilo finanziario sta presentando preoccupazione. Il fenomeno dei mutui, per esempio, legato all’instabilità dei tassi ed alla precarietà del lavoro, produce situazioni di difficoltà. A Milano , nei primi sei mesi di quest’anno si sono registrati tanti pignoramenti quanti nel corso di tutto l’anno 2006.

M.Luisa Corsini: ritiene che sia importante in questa fase un ruolo veramente attivo del sindacato. La precarietà del lavoro non può creare un futuro non credibile per i giovani né porli in una condizione di continuo ricatto.


Mario Battiglia: esprime la considerazione che è vero democratico quel paese dove tutti contribuiscono alle spese pubbliche in modo progressivo, come vorrebbe la costituzione repubblicana.
Lo sforzo massimo della pubblica amministrazione dovrebbe essere quello di eliminare l’evasione e l’elusione fiscale.


Fabrizio Dazzi: l’eccessivo individualismo, l’apatia dei cittadini verso la politica, non sono certo elementi promettenti per una società che si vuole definire democratica.


Era presente l’assessore all’ambiente e all’urbanistica Lorenzini Marcello.





Ortonovo, 30 settembre 2007


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evento del 6ottobre 2007

Associazione Circolo “ Democrazia Partecipata”
DIRITTI e DOVERI I DEMOCRATICI


SETTEMBRE ED OTTOBRE
INSIEME

E’ UN DATO ACQUISITO CHE NEL NOSTRO PAESE LA CULTURA DOMINANTE SIA QUELLA INDIVIDUALISTICA……SE CONTINUIAMO A PROCEDERE SU QUESTA STRADA, CI SARA’ IL PERICOLO DI RIMETTERE IN DISCUSSIONE LA DEMOCRAZIA?
Per noi, le istituzioni, oggi scarsamente produttive, vanno rafforzate.



Il terzo evento del nostro ciclo di incontri tratterà di :

SCUOLA e DEMOCRAZIA : quale ruolo delle istituzioni preposte?


Ne parleremo sabato 6 ottobre alle ore 16,30
Presso il Residence Porto Lunae di LUNI MARE


con PAOLA SISTI, Assessore provinciale alla Formazione, Scuola e Università,
un rappresentante dell’Ulivo, de I Democratici, de “I Socialisti”, dell’UDC, di Forza Italia e di Realtà Ortonovese.


Si invitano in particolare i genitori, i giovani, gli insegnanti, i cittadini tutti….




Seguirà un aperitivo.


Ortonovo, 3 ottobre 2007


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lunedì 1 ottobre 2007

ci siamo... si riparte!

Lettera aperta ai giovani, alle scuole, agli enti, alle istituzioni, ai cittadini di La Spezia – Val di Magra
IL FOGLIETTO
Organo d’informazione de I DEMOCRATICI

CI SIAMO… SI RIPARTE!
ANCORA POTERE RISTRETTO… o DEMOCRAZIA?

Ieri sera, alla seduta consigliare erano in discussione interrogazioni, interpellanze e due punti all’ordine del giorno: - Trasferimento ai Comuni delle funzioni catastali.
Ricognizione sugli equilibri di bilancio.
Ci sono state punzecchiature, parecchie punzecchiature di quelle che tendono a distrarre dall’esame obiettivo dei problemi. Ma è venuta avanti, ancora una volta, la necessità di riconoscere il ruolo programmatorio e di controllo del CONSIGLIO. E tutto sembrava andare liscio.
Ad un certo punto, verso le ore 01, è emerso e, più che emerso, è esploso il contrasto di fondo che è alla base della vita politica ortonovese, in particolare, ma anche dell’intero contesto nazionale. DEMOCRAZIA o OLIGARCHIA?
Il contrasto, al di là delle culture di riferimento, sembra attraversare le varie forze politiche. Nel paese è cresciuta l’esigenza di vedere applicati, in pratica, i presupposti della Democrazia.
La gente ha bisogno di capire, vuole capire, ha bisogno di sapere, vuole sapere con continuità. Non ha bisogno di rappresentanti e di funzionari che gli complicano sempre le cose, magari parlando in latino o in inglese…. Ha bisogno di convincersi che tutto quello che si fa, si fa nell’interesse del Paese e non di Tizio o di Caio, perché è più “immanicato” con il politico Tizio o Caio. Ci sono culture che hanno fatto della conquista del potere, il loro obiettivo di fondo. Un’altra cultura, quella DEMOCRATICA, per obiettivo, ha avuto ed ha quello di mantenere il potere equilibrato, a vantaggio di tutti e si basa sulla COLLEGIALITA’, sulla TRASPARENZA e sulla LEGALITA’ nei fatti e non solo nelle parole. Nel momento in cui le cose vanno male, per errori ripetuti per anni, nel momento in cui si tenta di dar corpo ad un partito Democratico diventa ancor più legittimo attendersi il rispetto di quei requisiti. Tutti i formalismi, tutti i distinguo lessicali e giuridici che allontanano dalle chiarificazioni, appaiono polveroni dispersivi e strumentali. Per noi laici da sempre, Democratici da sempre le ISTITUZIONI sono quello che per le culture più centraliste o religiose sono il “PALAZZO” o “LE CHIESE”. In consiglio Comunale si determinano e si verificano le decisioni che riguardano tutta la collettività e il capogruppo di Forza Italia può continuare a dire, tranquillamente che noi siamo “pallosi”. Non ci tocca! Nelle istituzioni Democratiche guai rifiutare il confronto, guai a rifiutare le spiegazioni, guai a mentire se servono per tutelare interessi particolari. Possiamo apparire anche “pallosi”, ma ci sentiamo seriamente impegnati a favore della gente in generale.
Nel tempo, questi principi stanno venendo propri anche in altre culture e sembra che stiano facendo breccia, a largo raggio nei Cittadini. E’ un buon segno! Quando nel determinare la natura dei terreni, la sorte degli estimi catastali, emergono valutazioni, palesemente lesivi dell’IMPARZIALITA’ richiesta a funzionari e politici, quando gli errori sono diffusi, quando i risultati appaiono inadeguati, i Cittadini hanno tutto il diritto di diventare più esigenti. I loro rappresentanti hanno il dovere di essere informati e di informare..
Da troppo tempo i Consiglieri che ritengono di essere ben informati, vengono esposti a prove onerose che non appaiono proprie di un paese civile. E’ evidente lo squillibrio che esiste nella tutela della Giunta nei confronti dei Consiglieri, non esiste “par condicio”.
Ad Ortonovo le cose vanno male da tempo senza che si sia acettato di introdurre adeguati correttivi. Che cos’è? Il regno dell’arroganza? Oppure gli ortonovesi hanno il diritto di sapere, in pubblico, dai loro rappresentanti, come stiano realmente le cose?
Stante la situazione delle istituzioni, il vero giudice deve diventare sempre più ed in modo concreto… l’OPINIONE PUBBLICA.
Ortonovo 28 settembre 2007 Ulisse