venerdì 18 luglio 2008

LA SCELTA

LA SCELTA



Il “Circolo Democrazia Partecipata”, nato nel 1996, per raccogliere i valori che restavano ancora immutati e che non trovavano più risposta nei partiti esistenti del momento, si è posto come obiettivo quello di non perderli. Si è adoperato per favorire la nascita di un più vasto contenitore ed ha accolto con notevole attenzione la costituzione del Partito Democratico.
L’analisi che oggi si può effettuare, mette però in evidenza che il processo che ha portato alla nascita di questo nuovo partito, non ha ancora trovato forme e modi per rispondere alle diverse esigenze di partecipazione, di indirizzo e di controllo escludendo di fatto, aree, come quelle liberal-democratiche e liberal-socialiste, comunque presenti nella società.
Il Circolo Democrazia Partecipata , in un contesto così articolato, sente oggi l’esigenza di condividere i propri obiettivi politici con forze di rilevanza nazionale, in grado di interpretare e sostenere quei valori per i quali ha da sempre operato.
In questi mesi, gli interlocutori privilegiati dal Circolo sono stati il Partito Democratico e Italia dei Valori, con i quali sono intercorsi scambi di valutazioni sugli aspetti politici emergenti e tentativi di raccordo, concretizzati anche con indicazioni di voto.
L’attuale scenario nazionale fa però emergere come sia preoccupante la situazione generale del paese e come sia necessario procedere senza veti o preclusioni di sorta, per un reale ammodernamento della Politica. Tutto questo stimola a riflessioni sulla più che necessaria partecipazione alle diverse forme di governo di tutte le forze, ed in particolare di quelle che sostengono comunque una loro ben chiara identità di valori democratici.
La complessità del sistema, che oggi mostra delle grandi sofferenze, non esime il Circolo dal riconoscere, come partito più vicino al suo modo di operare, quello dell’ITALIA dei VALORI, a livello nazionale ed a livello regionale e vede, in questo, la sua più naturale confluenza, senza, con questo, rappresentare un obbligo per chi vi appartiene. Al contempo però non lo esime dall’ esprimere l’auspicio che, al più presto, anche per questo partito, si trovi un reale coordinamento, all’interno ed all’esterno, in grado di sommare tutte le energie utili alla risoluzione dei diversi problemi del nostro Paese.

E’ LA SINTESI DELLE DIVERSITA’ CHE PUO’ PRODURRE RICCHEZZA!


11 luglio 2008 Il Circolo “Democrazia Partecipata”

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