mercoledì 30 gennaio 2008

Ancora su Mazzini 4/5

Lettera aperta ai giovani, alle scuole, agli enti, alle istituzioni, ai cittadini…
IL FOGLIETTO
Organo d’informazione de I DEMOCRATICI


G. Mazzini: Pensieri sulla Democrazia in EUROPA 4/5

Partecipazione, trasparenza, cooperazione.


Nel suo MANIFESTO, il modello democratico che propone ha soprattutto una dimensione etico-educativa. Mira per l’appunto ad evitare, in un mondo che si è fatto conquistare dalla visione materialistica e dal principio di utilità, la caduta nel pieno egoismo. Questa dottrina, dove è stata applicata, è sempre andata a beneficio di minoranze che non si preoccupano di estenderlo alla massa degli esclusi. La denuncia del comportamento di tali minoranze, in Mazzini, è durissima quanto è netta l’indicazione delle riforme sociali necessarie a rendere possibile un’effettiva uguaglianza, sul piano dei diritti civile e politici, indispensabile anche se non sufficiente alla messa in atto della democrazia. Mazzini è lungi dal disconoscere la realtà della lotta di classe. Addebita all’ideologia liberale l’incapacità, in mancanza di un valore ed un principio superiore, cui fare appello e ricorso, di risolverla senza ricorrere alla violenza. Se non esiste la garanzia che un’istituzione terza sappia mediare non si può attendersi la disponibilità a conferire alla controparte il riconoscimento di decidere sui legittimi interessi.
La disponibilità al sacrificio, nei momenti di crisi, possono essere accettati per la salvezza ed il progredire se i sacrifici si dimostra che siano ripartiti equamente. I contrasti anche se pesanti possono essere meglio appianati se esistono arbitri ed istituzioni riconosciute forti ed imparziali. La base teorica e pratica utilitarista e materialista costituisce ai suoi occhi il difetto e l’errore più gravi. Così pure la base teorica e pratica della dottrina dei soli diritti alla cui confutazione si dedica nei saggi seguenti.
In essi mostra come la democrazia del futuro, appunto, non possa neanche identificarsi con i rigidi ed artificiali sistemi sociali utopicamente immaginati dai Saintsimonisti, dai Fourieristi, dagli Owenisti, dai Comunisti… tutti seguaci degli insegnamenti di Bentham. Anche ad essi il MANIFESTO Mazziniano eccepisce l’impotenza a riconciliare i “conflicting interests” senza cadere nel dispotismo o nell’anarchia, in assenza di un principio e di un’entità (istituzioni) superiore capace di spingere, attraverso la pratica dell’associazione e della comunicazione con il maggior numero di propri simili, all’attuazione del pieno sviluppo delle potenzialità morali ed intellettuali. Gli uomini possono trovare la convivenza ragionevole solo nella cooperazione fra i diversi popoli d’EUROPA e del MONDO.


Ortonovo 21 gennaio 2008 Ulisse


Bibliografia:
Salvo Mastellone: Mazzini scrittore politico in inglese
A. Maria Lazzarino: Il pensiero Mazziniano
http://ortonovo democratici.blogspot.com

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