martedì 9 ottobre 2007

Enrico Letta

Lettera aperta agli amici del Circolo “Democrazia Partecipata” I DEMOCRATICI
La Spezia – Val di Magra
Il Foglietto
Organo di INFORMAZIONE de I DEMOCRATICI

Perché SI’, ad ENRICO LETTA
Sono crollate le ideologie. E’ imminente la nascita del Partito Democratico. Poteva essere concepito meglio? Ne sono convinto! L’individualismo esasperato della Società Civile ha favorito la possibilità degli apparati di tutelarsi al meglio. Si è messo in moto, però, nella Società Civile, un processo che è destinato a produrre profonda dialettica e risveglio della passione politica. Penso che l’allevamento del PD potrà essere migliore. Abbiamo lavorato per questo momento da anni. Non possiamo dirci soddisfatti ma bisogna andare avanti. Ci sentiamo, intellettualmente forti, puntuali con la STORIA. C’è bisogno di Equilibrio di POTERI , perché questo è la democrazia. Zona per zona, invece, tutto il potere si è ristretto in poche mani. In questa operazione, appare evidente che i promotori del PD avrebbero potuto coinvolgere, fin dall’inizio più energie, soprattutto quelle che hanno sempre dimostrato uno spirito pionieristico. Ma i poteri locali sono troppo assorbiti da interessi ristretti e appaiono succubi dei poteri centrali. Un accordo nazionale pensano che possa soddisfare le varie esigenze e situazioni locali?. Non è così! Come può, per esempio, l’M.R.E pensare di essere rappresentativo delle varie situazioni che fanno riferimento all’area LAICA? E può il DS rappresentare tutta l’area LAICA? Non ci siamo! Il nostro Movimento, è nato dodici anni fa, con esplicito riferimento alla necessità della partecipazione e così ha operato per dodici anni con soddisfazione della società civile. Solo ora, a livello nazionale ci si accorge che la partecipazione concreta era una necessità per affiancare poteri non adeguati ed in più autoreferenti. A livello locale forse non ce se ne accorgeva neanche. Si è voluto procedere, per anni, senza controlli, senza PARTECIPAZIONE ed in una lotta fratricida dimenticando gli interessi del Paese. I “resistenti” dell’area laica, liberal-socialista hanno mantenuto vivo come metodo e come obiettivi il perseguimento dei valori della DEMOCRAZIA. Libertà, pari opportunità, rigore, merito, laicità dello STATO e l’hanno fatto in modo concreto nelle singole azioni.
Non comprendiamo, a livello spezzino, perché chi dice di voler fondare un PD, abbia preferito non vedere nulla di tutto questo. Possiamo noi attardarci su sentimenti di rivalsa o di ripulsa? Non rientra nella nostra cultura ne nei nostri sentimenti personali. In ogni circostanza pensiamo che non sia mai troppo tardi e che si debba sempre quello che si può. Non siamo stati coinvolti. Eppure siamo disponibili a dare una mano per quello che si può. Daremo una mano, da persone che osservano, che riflettono, a chi fa capo ad ENRICO LETTA. Ci sentiamo interpreti autentici di una nobile cultura democratica che scende da MAZZINI, EINAUDI, DE GASPERI, LA MALFA, SARAGAT, SPADOLINI, VISENTINI….. In questa inadeguata competizione elettorale vediamo cinque candidati, di sicuro tutte persone per bene. Non sappiamo quanto in ognuno sia libera l’esigenza di rispondere ad un paese affamato di equità e di serietà. Chi scegliere? La nostra pratica politica, vissuta al servizio dei cittadini ci fa propendere per una scelta personale che ha lo scopo solo di attivare gli amici. Ripeto: Sì ad ENRICO LETTA! Ma è chiaro che ognuno sia libero di fare tutte le valutazioni le più varie. Quali sono stati gli “imponderabili” che hanno fatto pendere il piatto della mia personale bilancia?
Ha reagito ai gruppi dirigenti rompendo la candidatura unica. E’ giovane. Non straparla. Maneggia i numeri con precisione. Ha dimostrato coerenza fra quello che dice e quello che fa. Oggi è così. Domani si vedrà! I nostri amici, sparsi per la provincia Della Spezia, valuteranno e decideranno. Siamo gente che si riferisce alla libertà di PENSIERO ed alla necessità dell’AZIONE. Pensiamo che la Democrazia sia soprattutto confronto di IDEE, in piena LIBERTA’ ma senza trascurare il dovere della FRATELLANZA. La libertà deve agire nell’interesse del Paese,.altrimenti diventa arbitrio. Oggi è il momento di pensare e di fare!
8 ottobre 2007 http://ortonovo democratici. Blogspot.com Ulisse

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