lunedì 16 luglio 2007

Lettera aperta ai Cittadini della LUNIGIANA , a COMUNI , a PROVINCE ,a REGIONI, a PREFETTURE
Il Foglietto
Organo di informazione de I DEMOCRATICI

ED ORA NASCONO NUOVI GRUPPI CONSILIARI


Nelle elezioni recenti gli elettori hanno dimostrato maggiore indipendenza dai partiti, ma non sufficiente per permettere un definitivo salto di qualità, una politica moderna.
Permangono problemi che non possono essere superati per legge, ma solo con una POLITICA adeguata. La POLITICA, IL CONFRONTO PUBBLICO, IL DIALOGO esistono in grado sufficiente?
Si direbbe proprio di no, anche se il nuovo Sindaco ce la sta mettendo tutta. Si direbbe che il pettegolezzo, il ricatto ventilato, i tabù, le ipotetiche lettere anonime possono ancora domininare la scena.
Ci sono troppe cose non spiegate. A CA’ LUNAE, per esempio, si è tenuto un convegno dedicato alla ricerca della politica perduta, per la nascita del Partito Democratico. Ma noi, a CA’ LUNAE non possiamo parlare. I Democratici dal 1996, con certi gruppi non possono parlare. Perché? I Democratici non sono nella maggioranza. Perché? Ci sono personaggi politici che, anni fa, hanno sentenziato: “ mors tua vita mea!” oppure: “con quello lì, non si deve parlare…….”. E gli imput hanno ascolto tassativo da oltre 10 anni.
Eppure siamo personaggi che hanno sempre fatto politica, da 50 anni, per perseguire l’interesse del paese con collegialità , trasparenza, legalità. Non ci interessa fare comunque alleanze solo per vincere. Stiamo portando avanti con serenità ed impegno la pratica della politica laica e liberal-democratica. Il problema che gruppi ristretti si permettano, in un paese di fare il bello e il cattivo tempo è diventato, oggi, intollerabile e va affrontato con tutte le conseguenze, no solo locali. Le ISTITUZIONI sono risultate “occupate” e non si sono accettati i “confronti adeguati”. Non possiamo permettere oltretutto che 2.750 CITTADINI possano continuare a credere che tutti i politici siano uguali. Non possiamo permettere che i deboli, i giovani, i disinformati, vengano privati di sentire con le propri orecchie e di vedere con i propri occhi. Le cose non quadrano, vanno male e dobbiamo far emergere le responsabilità perché così non và. Ora si riparte col rischio di impostare male le cose e di far credere che non si voglia collaborare al bene comune. Al bene comune i Democratici possono collaborare, previa chiarificazione completa di obbiettivi e di metodi. Le commissioni consiliari? Esiste la maggioranza ed esistono le minoranze. Esiste la maggioranza di centro sinistra e la minoranza di centro destra. Ma esiste anche la minoranza di centro sinistra che gli elettori hanno sostenuto più di tanti partiti dell’UNIONE. Ora, i partiti dell’Unione, passate le elezioni, si ridividono. Come distribuire i ruoli nelle commissioni? Prima il Sindaco, il vicesindaco, gli assessori, i consiglieri. Ora le commissioni diventano un luogo di divisione del potere o uno strumento di partecipazione e di democrazia reale? Le leggi vigenti presentano molte lacune. La politica se vuole esistere deve rimediare. Dieci anni fa il Sindaco, non aveva voluto né tener conto delle nostre valutazioni né approfondire. Gli avevamo anche organizzato un convegno nazionale a Luni-Mare. Ha preferito andare avanti, per 10 anni, ascoltando in prevalenza avvocati, consulenti che sono apparsi antipolitici. I risultati quali sono stati? Oggi che cosa faremo? Prevarrà la politica o l’antipolitica?
La politica non è solo numero. E’ numero e ragione, ragione e fede, fede e ragione. Ed intanto appunto, invece di aggregare nascono ancora nuovi gruppi consiliari. Ci mandino le loro motivazioni per i Cittadini. Le pubblicheremo, perché le cose spiegate possono diventare utili per il paese. Continuare ad aggiungere tabù a tabù, di sicuro, creerebbe confusione e difficoltà.

Ortonovo, 16 luglio 2007
ULISSE

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