Dobbiamo ripetere: IL
RE E’ NUDO!
Lo aveva detto un “ragazzotto” ed
era vero. Un Popolo che era stato imbrogliato per tante volte, aprì gli occhi,
le orecchie e capì. Venne il CAMBIAMENTO.
Oggi siamo in una situazione disperata, frutto d’imbrogli continuati. Si sente
l’esigenza del CAMBIAMENTO. Non
funziona più nulla! Ma il rischio è che l’azione di riforma poggi su premesse
non ben analizzate, non ben ponderate e che non dimostrino adeguata efficacia.
Sulla base di una valutazione sui risultati amministrativi e politici
territoriali e della “legge sui sindaci” si è ritenuto di guardare alle riforme
nazionali con l’obbiettivo della “stabilità”
della “governabilità”, assicurata
dai sindaci fin’ora.
Si ritiene superata la democrazia o si vuole mantenere questa
democrazia sottotono?
I passi delle riforme sembrano
scegliere la prima ipotesi. Si continua a produrre riforme formali. Senza una
ripresa di fiducia da parte del Popolo, senza consenso convinto, senza
coinvolgimento del Popolo, senza verità ed analisi obbiettive si rischia di
andare a sbattere per l’ennesima volta e quando un Popolo sdegnato si era già
allontanato, era già ritornato a protestare, oggi che cosa potrebbe decidere?
In tutte le fasi ci si è esercitati a togliere strumenti di controllo al Popolo che ha visto
crescere una classe politica sempre più impunita.
Si sono trattati “i critici” in modo
intollerante, si è favorita la disinformazione … ora, sembra che si continui
sulla base della confusione, della complicazione, per raggiungere obbiettivi
secondari di fronte all’esigenza urgente e prioritaria di dare ruolo ai
cittadini. In assenza di questa comprensione sembra destinato ad andare in
crisi il ruolo della “rappresentanza.
Rifiutando in continuazione richieste di confronto si è voluto dar credito a “professoroni” ed organi di stampa nazionali
hanno preparato vestiti per un potere sempre più concentrato ed improduttivo.
Il metodo scientifico proprio non riesce ad attecchire! L’esperienza non serve
a nulla. La legge sui sindaci ha già esautorato la partecipazione e il vertice
non si apre al territorio. STABITILITA’
e GOVERNABILITA’ …… LA
PROGNOSI? Ma no! Occorrono strumenti di controllo da mettere
in mano al Popolo. Occorre non mentire! Occorre una classe dirigente illuminata
e responsabile davanti ad un popolo partecipe e dotato di strumenti di
controllo. E’ LUI che paga le tasse, è LUI che fornisce le risorse per il buon
governo e qui ed ora siamo ancora costretti ad assistere ad acrobazie, le più
insensate, le più antiestetiche e deprimenti.
Vogliamo
riscoprire la funzione del Popolo? Questo dovrebbe essere l’obbiettivo di una
nuova assemblea costituente.
A forza di valorizzare “podesta’” che già conosciamo si sta
perdendo il lume della ragione quando metodicamente si tende a nascondere la verità. Ci sono esempi, rari, ma ci
sono … che chiedono di essere ascoltati, di essere valutati, che hanno avuto
come unici obbiettivi, da sempre, la
collegialità, la trasparenza, la
legalità, l’informazione precisa sulla scia dei loro nonni, dei loro padri
e che sono stati progressivamente delegittimati. La cultura delle pari
opportunità, per TUTTI, non per ALCUNI è dimostrato che produca il
massimo risultato per il Popolo intero e per la vera democrazia. I danni prodotti da questa classe dirigente
non possono esser recuperati da questa classe dirigente.
Il lavoro che si sta svolgendo
sulle PROVINCIE, sul SENATO … non sembra tener conto di
queste esigenze urgenti e prioritarie. La gravità della situazione suggerisce
che si deve e si può recuperare al massimo il ruolo di chi è stato sacrificato,
in primis il ruolo del POPOLO SOVRANO.
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