Circolo
"Democrazia Partecipata" - i LIBERALdemocratici 6
Siamo obbligati a leggere su una stampa, poco “benevola”,
nei nostri confronti …articoli che ci sembrano confondere l’elettorato e ci
sentiamo obbligati a ripassare la storia. Si sta “asfaltando” la cultura
LIBERALdemocratica ed è facile che ci si ritrovi “in piazza”.
FERMATEVI! RIFLETTETE!
La prima repubblica era stata caratterizzata
da un pesante confronto ideologico RUSSIA-AMERICA.
Entrambi i sistemi, per principio, riconoscevano il POPOLO come
“arbitro” ma, alla fine, gli eccessi di burocrazia ed il paragone con la
società occidentale, hanno fatto crollare il sistema orientale. In quell’epoca,
la cultura LIBERALdemocratica aveva rappresentato, nelle terre di confine, un
prezioso elemento di moderazione.
Nella seconda repubblica, nel nostro paese,
chi ha gestito il potere, democratici e
liberali, lo ha fatto in modo da tener conto unicamente dei numeri,
trascurando le sensibilità necessarie per creare una convivenza veramente
civile. Occorrono regole uguali per tutti, rispettate da tutti, pari
opportunità anche di fronte alla forza. Si è fatta prosperare un ingordigia sfrenata,
dove il potere concentrato è riuscito a catturare tutto l’esercito dei corpi intermedi, dei media e dei LIBERALdemocratici di nome, a danno dell’intera comunità. Si è
assistito al balletto dei politici che sentivano la necessità essere sempre al
potere. Ora siamo arrivati ad un punto di degrado della società che oltre il
50% della gente non si sente più rappresentata da nessuno.
E’ spremuta ed indignata. Non ha più fiducia in un potere insensibile ed i numeri, di sicuro non bastano.
C’è un nuovo attore nella società! I sindaci continuano a giocare sui numeri, continuano ad abusare del favore dei media. Attenti! La gente ha le tasche vuote!
E’ spremuta ed indignata. Non ha più fiducia in un potere insensibile ed i numeri, di sicuro non bastano.
C’è un nuovo attore nella società! I sindaci continuano a giocare sui numeri, continuano ad abusare del favore dei media. Attenti! La gente ha le tasche vuote!
Sono circa cinque anni, 2000 giorni, che i
LIBERALdemocratici non possono fruire, in questo bipolarismo, degli strumenti
ufficiali per informare e formare la pubblica
opinione. Questi metodi, a quale COSTITUZIONE
rispondono? Non si sicuro alla nostra. Se ai cittadini va bene così, se le
Autorità ritengono di non esercitare nessuno ruolo di moral suasion …dobbiamo ritenere che, qui, si vuole la fine della
cultura LIBERALdemocratica. Non ci sono
pari opportunità per difendere idee diverse e la Repubblica non
interviene. Neanche il GARANTE
MASSIMO della Repubblica ha ancora parlato. Così i forti risultano impuniti
nel silenzio dei ben pensanti e delle autorità. Stiamo camminando su un crinale
molto pericoloso. La legge fondamentale
dello stato, davanti ad un popolo in forte tensione, viene lesa continuamente e
metodicamente.
La proposta di fusione fra Ortonovo e
Castelnuovo avviene in un clima così difficile e non rappresenta il superamento
del campanilismo né quello di un governo palesemente carente. E’ la creazione
di nuovi campanilismi e di fratture né ricomposte né di tentativi di
ricomposizione. E’ la creazione di un nuovo campanilismo, su scala diversa, e
più accentuato. Bisogna convincersi che LUNI
rappresenta la matrice dell’intera LUNIGIANA.
Chi ha gestito il potere, quello che ha fruito di politica, affari e finanza,
studi, consulenze, pianificazione territoriale, viabilità, sanità, agricoltura……chi
ha gestito, misconoscendo la mediazione della cultura Liberal …eliminando i
controlli terzi, mascherando i risultati, eludendo l’INFORMAZIONE e la
FORMAZIONE si può
dire che abbia governato? La gente, sempre in modo crescente, sta dicendo che
ha sgovernato , non cambia e non dà segni di ravvedimento.
Può questo sistema continuare impunemente a
governare?
Gli esposti presentati e sostenuti da 560 Cittadini di Ortonovo avevano ed
hanno l’obbiettivo di ragionare, di riflettere, di valutare e di correggere.
Continuare imperterriti sul metodo del passato che si basava sul non ascolto,
sul silenzio, non lo riteniamo valido nei confronti dei Cittadini, di oggi. C’è ancora tempo! Invitiamo a riflettere sui corsi e ricorsi
della storia.