mercoledì 14 gennaio 2009

DOVE VA LA DEMOCRAZIOA ITALIANA ?



La situazione è sempre più grave, anzi gravissima ma non seria” Ennio Flaiano


In un mondo politico miope è difficile che un gruppo di intellettuali ce la possa fare. Ma, attenti…!!! E’ necessario, per tutti, far presto a capire quello che sta succedendo. Non sono più tempi “per giocare alla Politica dei numeri”.

Aveva ragione Ugo La Malfa? Nel 1974 quando anche il centro sinistra mostrava il suo inesorabile esaurimento, ebbe a dire: “Non abbiamo servito il Paese. Dovremo suicidarci tutti, in massa, perché tutti siamo stati coinvolti in questo fallimento”. E allora? Allora non è più tempo di scherzi!

L’indebolimento della capacità di direzione, da parte dei partiti di sinistra, allora, era l’introduzione alla crisi del regime, del regime democratico, tanto più che il centro sinistra, incominciato con grande speranza aveva finito per significare un adattamento allargato al sistema “trasformista” (interessi personali comunque e dovunque). Se ITALIA dei VALORI nazionale, oggi, sapesse interpretare pienamente l’esigenza del momento, la fame di cultura della LEGALITA’ che circola nel popolo italiano, il salto di qualità potrebbe essere ancora possibile.

Emerge questa capacità? Emerge questa volontà?

Con tutte le sospensioni del caso, direi di sì a livello nazionale. Non è proprio così a livello locale. Anzi..! C’è, nella dirigenza nazionale, la consapevolezza del dramma che stiamo vivendo sul territorio? C’è la capacità di cogliere le sollecitazioni che vengono dal Paese? La sfiducia verso le forze della sinistra, verso l’attuale modo di fare politica, l’indifferenza verso la POLITICA, vengono raccolte da ITALIA dei VALORI come necessità di una politica CHIARA – COINVOLGENTE – CORRETTA?

Oppure sono prese, ancora una volta, come un’occasione per mettere un’etichetta diversa allo stesso malcostume di sempre? Lo spettacolo al quale siamo chiamati sembra arricchire la scena più di nani e ballerine che di provate esperienze! Ma, oggi, senza eliminare gli spettacoli, il Paese chiede l’utilizzo preciso anche della componente politica.

Non è più sopportabile la denigrazione della vera politica.

Sembra emergere, ancora una volta, la corsa sfrenata ad un potere e ad un benessere basato sul parassitismo, sui privilegi e sulla rinuncia alle dure e consapevoli responsabilità che, in un Paese in difficoltà, ed in ardue condizioni interne ed internazionali, invece, si imporrebbero.

Invitiamo a leggere sul nostro blog la relazione sul congresso provinciale di IdV del 20 dicembre scorso. L’abbiamo inviata anche all’onorevole Di Pietro ed ad amici con ruoli nazionali. Qualcuno ci ha già risposto.

Sarebbe ora di finirla con le sceneggiate che si pretende di far apparire come grandi operazioni! La gente non ne può più! Bisogna prendere coscienza che la situazione è difficile ed è difficile davvero. Non credo che a noi si possa ancora chiedere l’elenco delle problematiche sulle quali ci siamo spesi in studi e proposte, per anni. E’ l’ora di passare decisamente all’azione e di pensare davvero al PAESE!

Ortonovo 14 gennaio 2009

Mario Battiglia

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