In questo momento di grande instabilità economica,quando siamo tutti ripiegati su noi stessi e sulla nostra vita di ogni giorno,quello che sembra essere il risultato più grave è assistere ad una lotta personale fra i rappresentanti dei vari partiti e movimenti.Questo comportamento fa male a tutti noi che avevamo sempre immaginato (e continuiamo ad immaginare?)che fosse loro compito primario perseguire il bene di tutti. Si sente parlare da ogni parte politica di rinnovamento,ma fino ad ora non se ne vede un reale progetto,tantomeno un inizio di collaborazione. E tutto questo,peggiorato ogni giorno da accuse reciproche di disonestà,di imbrogli e quant'altro,va a danno della nostra credibilità nel giudizio e nell'opinione degli altri Paesi. Come credere quindi,d'ora in poi,alle promesse,alla buona volontà,alla serietà personale di chi dovrebbe essere rappresentante di ognuno di noi in Parlamento ed in un Governo che non ha ancora trovato motivo di lavorare uno accanto all'altro in nome del bene pubblico?Dove è finito il sistema democratico che ci ha salvato da tanti pericoli nei primi anni della nostra Repubblica?Rinnovare non significa gettare via,ma migliorare dall'interno,fare esami di coscienza ed affrontare con responsabilità nuove collaborazioni. A tal proposito sarebbe utile rileggere alcune pagine del "Testamento Politico" scritte da De Gasperi nel 1943 quando si trattava di delineare le vie della ricostruzione e della libertà. Il grande statista scriveva tra l'altro:"L'opera di rinnovamento fallirà se in tutte le categorie,in tutti i centri non sorgeranno degli uomini interessati,pronti a faticare ed a sacrificarsi per il bene comune e la democrazia politica sarà una parola vana se gli uomini che se ne fanno sostenitori non si sentiranno legati dalle ferree leggi della solidarietà che derivano dalla morale e dall'onore".
1 commento:
DISAGIO E POLITICA.
In questo momento di grande instabilità economica,quando siamo tutti ripiegati su noi stessi e sulla nostra vita di ogni giorno,quello che sembra essere il risultato più grave è assistere ad una lotta personale fra i rappresentanti dei vari partiti e movimenti.Questo comportamento fa male a tutti noi che avevamo sempre immaginato (e continuiamo ad immaginare?)che fosse loro compito primario perseguire il bene di tutti.
Si sente parlare da ogni parte politica di rinnovamento,ma fino ad ora non se ne vede un reale progetto,tantomeno un inizio di collaborazione.
E tutto questo,peggiorato ogni giorno da accuse reciproche di disonestà,di imbrogli e quant'altro,va a danno della nostra credibilità nel giudizio e nell'opinione degli altri Paesi.
Come credere quindi,d'ora in poi,alle promesse,alla buona volontà,alla serietà personale di chi dovrebbe essere rappresentante di ognuno di noi in Parlamento ed in un Governo che non ha ancora trovato motivo di lavorare uno accanto all'altro in nome del bene pubblico?Dove è finito il sistema democratico che ci ha salvato da tanti pericoli nei primi anni della nostra Repubblica?Rinnovare non significa gettare via,ma migliorare dall'interno,fare esami di coscienza ed affrontare con responsabilità nuove collaborazioni.
A tal proposito sarebbe utile rileggere alcune pagine del "Testamento Politico" scritte da De Gasperi nel 1943 quando si trattava di delineare le vie della ricostruzione e della libertà.
Il grande statista scriveva tra l'altro:"L'opera di rinnovamento fallirà se in tutte le categorie,in tutti i centri non sorgeranno degli uomini interessati,pronti a faticare ed a sacrificarsi per il bene comune e la democrazia politica sarà una parola vana se gli uomini che se ne fanno sostenitori non si sentiranno legati dalle ferree leggi della solidarietà che derivano dalla morale e dall'onore".
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