sabato 1 dicembre 2012

ANONIMI DEMOLITORI


2 commenti:

errebi ha detto...

CAMBIARE PER RICOSTRUIRE O...VICEVERSA??
"Non sappiamo se cambiando si migliora,ma sappiamo che per migliorare bisogna cambiare".
Questo pensiero di W.Churchill fotografa perfettamente la situazione anche qui nel nostro Comune.
Dobbiamo cambiare tanto e,perchè no,tutti per offrire a noi cittadini,prostrati da questa ultima raffica di aumenti,la possibilità di una speranza affidabile.
Ma tra il dire e il fare c'é di mezzo l'essere.Ed allora da che cosa iniziare per cambiare? Innanzitutto la speranza affidabile del cambiamento è costituita principalmente dal recupero di valori morali così tanto traditi negli anni passati,da comportamenti esemplari visti poche volte nelle passate amministrazioni e da soluzioni nuove.
Insomma,per uscire da questa crisi di immobilismo democratico c'é bisogno di una "rinascita civile".
E per poter "rinascere" il primo fondamentale potere sta nei nostri convincimenti e comportamenti perchè con essi determiniamo i cambiamenti.
Senza questa consapevolezza non si ricrea quel tessuto civile indispensabile per affrontare un deciso rinnovamento.
Occorre ritrovare il nesso tra libertà personale e senso di appartenenza ad una unica comunità.La stabilità di un paese piccolo o grande che sia deriva primariamente da:ordine,organizzazione,disciplina,competenza,rispetto delle regole e creatività.
Quali scelte prioritarie,allora,sono necessarie per correggere il declino del nostro Comune?
Occorre una amministrazione stabile,che sappia fare BENE di conto senza promesse vane come tante volte è avvenuto negli anni passati.
E si,"per migliorare bisogna cambiare".

errebi ha detto...

CAMBIARE PER RICOSTRUIRE O...VICEVERSA??
"Non sappiamo se cambiando si migliora,ma sappiamo che per migliorare bisogna cambiare".
Questo pensiero di W.Churchill fotografa perfettamente la situazione anche qui nel nostro Comune.
Dobbiamo cambiare tanto e,perchè no,tutti per offrire a noi cittadini,prostrati da questa ultima raffica di aumenti,la possibilità di una speranza affidabile.
Ma tra il dire e il fare c'é di mezzo l'essere.Ed allora da che cosa iniziare per cambiare? Innanzitutto la speranza affidabile del cambiamento è costituita principalmente dal recupero di valori morali così tanto traditi negli anni passati,da comportamenti esemplari visti poche volte nelle passate amministrazioni e da soluzioni nuove.
Insomma,per uscire da questa crisi di immobilismo democratico c'é bisogno di una "rinascita civile".
E per poter "rinascere" il primo fondamentale potere sta nei nostri convincimenti e comportamenti perchè con essi determiniamo i cambiamenti.
Senza questa consapevolezza non si ricrea quel tessuto civile indispensabile per affrontare un deciso rinnovamento.
Occorre ritrovare il nesso tra libertà personale e senso di appartenenza ad una unica comunità.La stabilità di un paese piccolo o grande che sia deriva primariamente da:ordine,organizzazione,disciplina,competenza,rispetto delle regole e creatività.
Quali scelte prioritarie,allora,sono necessarie per correggere il declino del nostro Comune?
Occorre una amministrazione stabile,che sappia fare BENE di conto senza promesse vane come tante volte è avvenuto negli anni passati.
E si,"per migliorare bisogna cambiare".